mercoledì 6 ottobre 2010

Anche il quartiere Valli-Conca d'Oro richiede un vero Porta a Porta

Questa volta è il Tempo a riportare il disagio dei cittadini residenti nel quartiere Valli-Conca d'Oro rispetto al servizio di raccolta diffenziata "misto duale" attivato nello scorso Giugno.

Pare proprio che questo modello di duale abbia più che altro gli svantaggi.


"Per esempio - riporta il quotidiano - a via Val Padana gli operatori si fermano ai due capi della lunga strada. «Alcuni devono farsi il viale a piedi per andare a portare il sacchetto dell'umido – sottolinea Alessandra – Poi bisogna trovarli questi netturbini, perché girano anche in altre vie. E i più anziani con difficoltà di movimento incontrano serie difficoltà» - e prosegue con l'ennesima testimonianza: - «La gente è scontenta - sottolinea Andrea Antonelli, edicolante di largo Valtournanche – Perché non mettere nei condomini dei contenitori che gli operatori verrebbero a svuotare con gli stessi ritmi?»

Oltre a richiedere ai residenti di qualsiasi età e condizione fisica di percorrere tragitti più o meno lunghi per conferire presso punti mobili i propri scarti organici e rifiuti indifferenziati, il sistema misto duale offre una scappatoia anche a chi non vuole (o non può?) aderire ad una iniziativa di evidente interesse comune. Si legge infatti nell'articolo del Tempo: "«Non sapendo cosa fare dei sacchetti se non incontrano quelli dell'Ama - rincara Marcella - le persone li buttano nei contenitori bianchi per la carta, in quelli blu per la plastica o nei cestini."

Una falla preoccupante del sistema "misto" che la campagna RomaDifferente ha riscontrato anche in tutti i quartieri in cui sono rimasti i cassonetti stradali sebbene sia stata attivata la raccolta dell'organico.

Per questo abbiamo lanciato la raccolta firme per richiedere una rimodulazione del servizio volta al suo miglioramento in linea con quanto espresso dai cittadini.

Contattaci per incontrarci nel tuo quartiere e aderire al sondaggio e alla raccolta firme!

Scrivi a romadifferente@gmail.com

6 commenti:

  1. Volevo portare la mia esperienza in merito a quello che voi chiamate sistema duale misto e nel mio quartiere (Marconi) chiamano il “porta a portà”, nel senso di essere obbligati a portare il sacchetto al punto di raccolta mobile.

    Sono un’accanita sostenitrice della raccolta differenziata domiciliare e di tutte le pratiche ambientali
    virtuose. Ammetto però che partecipare a questo tipo di raccolta dei rifiuti per me è molto frustrante: differenziare l’umido dal secco è uno sforzo che però non vede un risultato effettivo.

    Nel quartiere l’unica cosa che è cambiata, ma in peggio, è il traffico. I camioncini dell’AMA risultano essere solo un ingombro, peggiorando la vivibilità del quartiere, e non un servizio utile.

    Spero quindi che il comune e l’AMA raggiungano un accordo per estendere a tutto il territorio un sistema di raccolta che sia effettivamente domiciliare.
    E non questa farsa!
    Federica.

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  2. Anch'io vivo nel quartiere Marconi e condivido le considerazioni di Federica! Ho mia cugina che vive invece a Colli Aniene, dove c'è un'effettiva raccolta domiciliare dei rifiuti. Vado spesso da quelle parti e ho notato che rispetto a noi hanno sacchetti diversi per la racolta dell'organico. Loro hanno quelli in carta e mi spiegava che non ha mai avuto problemi, mentre quelli che ci hanno consegnato a noi in bioplastica trasuda e fa puzzare gli alimenti da far star male!Nonostante usi tutte le accortezze del caso, sono costretta sempre ad usare sacchetti di plastica per portarli fuori casa e non lasciare che sgoccioli per le scale! Mi chiedo perchè hanno scelto queste buste invece che i sacchetti di carta da noi? Siamo cittadini di serie B a Marconi?
    Giuditta

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  3. vabbé.... vogliamo parlare del fatto che questi sacchetti di bioplastica sono pure trasparenti e la mattina mi devo fare una sfilata di 300 metri per portarli al camioncino ama con tutti gli avanzi della cena a vista? ma saranno affari miei quello che mi mangio o lo devo far sapere a tutto il quartiere???

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  4. Io vivo nel quartiere Appio Tuscolano, dalle parti di Furio Camillo.
    Sono veramente nero con quelli dell'Ama perchè mi hanno buttato addosso questo nuovo modo di raccogliere l'immondizia. Nell'arco di 3 settimane ci hanno comunicato che i cassonetti sarebbero spariti, tra l'altro io non c'ero quando hanno distribuito i cestelli per l'umido e per diverso tempo sono rimasto senza!!!
    Ho usato i sacchetti in bioplastica che ci hanno dato. All'inizio pensavo sarebbero stati un cosa buona: ho letto che sono 100% biodegradabili e amici della natura e ho pensato "FINALMENTE!!!"
    Poi mi sono trovato a combattere con la puzza e con il fatto che trasudano!
    Sul web ho visto che ci sono anche i sacchetti in carta? come mai a noi hanno dato quelli in bioplastica?
    Giuliano

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  5. Salve a tutti, io resto sempre sconvolto da quello che sta succedendo nel mio quartiere con questo nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Dopo aver levato i cassonetti verdi il quartiere è diventato una discarica a cielo aperto e anche quei cittadini che muniti di buona volontà cercano di defferenziare multimateriale e carta per i quali ci sono ancora i cassonetti stradali, sono scoraggiati dal farla perchè quei cassonetti vengono puntualmente riempiti di sacchetti comuni o addirittura di quelli dell'umido. Non solo quindi non si è migliorata la raccolta differenziata rispetto a prima ma si è addirittura peggiorata la situazione. Senza parole!!!
    Clauido

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  6. Ma vogliamo parlare degli orari di raccolta? I camioncini dell'AMA nella zona di Furio Camillo passano solo di mattina presto: chi non lavora ma studia (principalmente di notte) come me, è costretto ad alzarsi comunque presto nonostante la nottata passata in bianco per non vedersi costretto a CONSERVARE i rifiuti organici in casa!!!
    Rachele

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