Il Sondaggio di Occhio del Riciclone

Sondaggio aggiornato al 10 Febbraio 2011
Campione: 1.000 intervistati 


I ROMANI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Viaggio nei quartieri della Capitale dove è stata introdotta la raccolta differenziata spinta

Il sondaggio realizzato dalla Campagna RomaDifferente, in occasione dei banchetti informativi realizzati negli ultimi 9 mesi, ha toccato tutti i quartieri in cui l’AMA ha introdotto la raccolta differenziata della frazione organica, dai primi quartieri che hanno sperimentato un porta a porta “puro” (come nel caso di Colli Aniene, Decima, Massimina, Villaggio Olimpico, Trastevere), a quelli in cui il sistema è stato ibridato con modalità stradali, come nel Centro Storico e a Testaccio, fino ai quartieri coinvolti nello scorso Giugno 2010 nel nuovo sistema (punti mobili + cassonetti stradali), in cui le modalità domiciliari sono totalmente scomparse.

L’obiettivo del sondaggio è stato quello di raccogliere le impressioni, il vissuto e i suggerimenti della cittadinanza coinvolta per portare un contributo attivo e costruttivo finalizzato a migliorare ed estendere la raccolta differenziata spinta nella nostra città, consapevoli che il suo sviluppo e la “crescita” della cittadinanza su questo tema sono passi imprescindibili per gestire in modo efficiente ed efficace i nostri rifiuti.

COSA PENSANO I ROMANI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA?

Il 97% dei cittadini coinvolti nella raccolta differenziata spinta hanno dichiarato di considerare la raccolta differenziata importante, infatti il 70% di loro la faceva anche prima dell’introduzione della raccolta dell’organico.


1 romano su 3 ha iniziato a fare la raccolta differenziata con l’introduzione della differenziazione della frazione organica; inoltre tra chi ha affermato di farla già da prima circa il 50% la faceva solo per alcuni materiali (specialmente la carta e/o il vetro, nella maggioranza dei casi tramite campane monomateriali); le ragioni di ciò risiedono fondamentalmente sulla scarsa fiducia nell’efficacia della raccolta differenziata stradale, specialmente in riferimento alle raccolte multimateriali (vetro, plastica e metallo), che presentano un alto livello di contaminazione da frazione estranee facilmente constatabili dalla cittadinanza.

Andando ad esplorare la percezione sulle raccolte stradali, i romani intervistati hanno formulato giudizi negativi nel 61% dei casi (1 romano su 4 le ha giudicate pessime).

COSA PENSANO I ROMANI DELLA COMUNICAZIONE FORNITA DALL’AMA?

1 Romano su 4 ha definito “scadente” la campagna di comunicazione effettuata da AMA in occasione dell’avvio dei nuovi servizi di raccolta differenziata, segnalando le seguenti lacune:




É da notare che un romano su quattro non è informato dell’esistenza del numero verde; la percentuale sale a 1 su 2 se consideriamo solo i cittadini che hanno riscontrato problemi nel differenziare correttamente i rifiuti (e che rappresentano un terzo degli intervistati).

Le frazioni maggiormente problematiche da questo punto di vista sono risultate:

1)     La carta, segnalata dal 24% degli intervistati; gli interrogativi maggiormente frequenti riguardano l’esatta collocazione della carta oleosa e quella sporcata dagli alimenti; le maggiori incertezze riguardano però la giusta collocazione dei poliaccoppiati, in primis il tetrapak che viene spesso conferito tra gli imballaggi plastici;
2)     La plastica, soprattutto in riferimento ai poliaccoppiati, alle stoviglie monouso e agli oggetti plastici . Molto frequente è l’incertezza legata agli imballaggi del polistirolo, per i quali non c’è nei cittadini l’associazione automatica con il contenitore multimateriale.
3)     Al terzo posto i cittadini evidenziano problematicità legate alle frazioni pericoloso (batterie, farmaci, etichettati T/F) e ai beni ingombranti, soprattutto a causa dei pochi punti fissi di conferimento presenti sul territorio.

È da notare che la frazione organica, sebbene solo di recente introduzione, non desti particolari problemi dal punto di vista del corretto conferimento dei vari scarti, che vengono riconosciuta abbastanza facilmente dalla cittadinanza; tuttavia numerose sono state le segnalazioni circa la necessità di maggiore informazioni circa l’uso dei sacchetti in carta per la sua raccolta, soprattutto per ovviare ai problemi legati all’umidità; nel passaggio ai sacchetti di bioplastica si è notato invece un’accresciuta segnalazione di disagi, legati soprattutto ai cattivi odori, riconducibili alle mancate proprietà di traspirazione del nuovo materiale adottato.


CRITICITÀ DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA SPINTA

Tra le criticità sottolineate più spesso dalla cittadinanza ricorre il forte impegno (28%) che viene richiesto non tanto per separare correttamente i rifiuti dentro casa, pratica che comunque viene riconosciuta dalla maggior parte dei romani come una giusta forma di collaborazione, ma soprattutto in riferimento al conferimento presso i punti mobili che risultano lontani e scomodi. Per ovviare a questo problema, che per taluni target è davvero penalizzante (specialmente anziani fragili e diversamente abili), molti cittadini hanno suggerito la collocazione dei bidoncini per la differenziata nelle aree di pertinenza condominiale, citando le esperienze di altri quartieri romani o di altre città dove hanno vissuto o dove vivono amici e parenti.

Dello stesso avviso sono risultati i cittadini che hanno segnalato come principale criticità del sistema la rigidità degli orari di conferimento (24%), penalizzanti soprattutto per alcune tipologie di lavoratori.

Il 20% dei romani ha evidenziato che nel sistema di raccolta dell’organico che mantiene il conferimento delle altre frazioni riciclabili nei cassonetti stradali è diminuito vertiginosamente il decoro urbano del quartiere, che spesso assume i connotati di un piccolo embrione dei quartieri napoletani, con decine di sacchetti abbandonati a lato dei cassonetti. I cittadini lamentano scarse frequenze di svuotamento aggravate dal fatto che i cassonetti rimasti fungono da valvola di sfogo per chi non vuole o non riesce a conferire organico e indifferenziato presso i punti mobili.

Il 10% degli intervistati lamenta la mancata fornitura dei sacchetti per la raccolta dell’organico, che attualmente vengono consegnati uno alla volta al momento del suo conferimento.
I SUGGERIMENTI DEI CITTADINI

Accanto alla rilevazione delle criticità dei sistemi di raccolta RomaDifferente ha chiesto ai romani anche quali sono i loro suggerimenti per aiutare l’AMA a superare le problematiche attualmente presenti.

La maggior parte (26%) ritiene che attivare campagne di informazione e sensibilizzazione capillari sul territorio sia un ottimo strumento per educare i cittadini e migliorare le raccolte differenziate, il 18% ritiene che applicare modalità analoghe a quelle dei quartieri dove si fa il porta a porta migliorerebbe il servizio e la collaborazione dei cittadini, anche se viene precisato che l’AMA dovrebbe essere attenta a garantire l’efficacia delle raccolte, Il 15% riterrebbe utile l’introduzione di sistemi di tariffazione puntuale, in grado di premiare i più virtuosi e penalizzare i meno attenti mentre l’11% ritiene che sarebbe utile intensificare i controlli e prevedere delle sanzioni per chi non collabora.

Il 5% dei suggerimenti riguarda l’opportunità di prevedere dei momenti di formazione specifica degli operatori dell’AMA, che riscuotono generalmente un buon giudizio per disponibilità e cortesia ma che spesso, ci spiegano gli intervistati, non sono in grado di rispondere alle domande della cittadinanza sull’esatto conferimento di alcune frazioni.


IN GENERALE I ROMANI SI RITEGONO SODDISFATTI DEL SISTEMA DI RACCOLTA APPLICATI NEI LORO QUARTIERI?

1 Romano su 4  si dichiara poco o per nulla soddisfatto del cambiamento portato nel suo quartiere, a fronte  del 15 % che dichiara di essere “molto soddisfatto”;  andando a spiegare la soddisfazione  dei cittadini con il sistema di raccolta applicato nel quartiere di residenza si nota che incidono sulla percentuale dei “Molto Soddisfatti” specialmente i residenti dei quartieri dove è stato realizzato il porta a porta autentico (Colli Aniene, Decima, Massimina e Villaggio Olimpico) mentre i poco o per nulla soddisfatti sono stati intervistati soprattutto nei quartieri dove vige il sistema stradale dei punti mobili e cassonetti.


I ROMANI TORNEREBBERO INDIETRO?

No, i Romani sono consapevoli dell’importanza della raccolta differenziata (97%) e vogliono andare avanti (83%) ma chiedono il superamento delle criticità e ritengono che la raccolta differenziata spinta vada estesa anche al resto della città, e venga attivato anche in altre città della Provincia e della Regione (82%).





COSA CHIEDONO I ROMANI?

Nei quartieri dove vige il sistema dei punti mobili con o senza cassonetti stradali le richieste avanzate dalla cittadinanza in occasione del nostro sondaggio sono confluite nella raccolta firme di RomaDifferente,  che ad oggi ha toccato il tetto delle 1.000 firme. Le richieste consistono:

1. Nell’introduzione della raccolta domiciliare di tutte le frazioni, abolendo gradualmente la modalità mista attuale di raccolta stradale della carta e del multimateriale;
2. Nella rimodulazione del sistema dei punti mobili, prevedendoli solo laddove effettivamente necessari, per ovviare le criticità attualmente riscontrate;
3.  Nell’introduzione/aumento dei meccanismi partecipativi e di condivisione con la cittadinanza delle modalità attuative nel passaggio al nuovo servizio;
4. Nell’aumento delle forme, della frequenza e del dettaglio della comunicazione all'utenza sulle corrette modalità di gestione delle varie frazioni (plastica, carta, lattine etc.) e sulle buone pratiche per l'impiego ottimale del sacchetto in carta riciclata per l'organico che rimane la miglior soluzione in termini di minori disagi in casa, elevata qualità di raccolta e sostenibilità.