lunedì 7 febbraio 2011

Conferenza Stampa Roma Differente

LA CAMPAGNA ROMA DIFFERENTE PRESENTA IL SUO BILANCIO SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ALLA ROMANA:

NON PIACE AI CITTADINI, NON SERVE ALL’AMBIENTE

Dopo mesi di attività la campagna RomaDifferente traccia un bilancio del nuovo sistema di differenziata sperimentato da oltre 400.000 cittadini della Capitale

10 Febbraio 2011 ore 11

presso la sede di Occhio del Riciclone in via Ughelli, 27 - Roma

Con il nuovo sistema gli unici cassonetti a sparire sono stati quelli dell’indifferenziato così che quelli rimasti, per carta e multimateriale, vengono presi d’assalto e riempiti di tutto, non solo da parte di chi non vuole aderire al nuovo metodo ma anche – e purtroppo – da parte di chi non ci riesce. Orari e collocazioni oltremodo scomodi rendono infatti i punti mobili una delle scelte più impopolari di questa raccolta differenziata alla romana. In generale, la qualita' della differenziata a Roma e' scesa drasticamente, e la mancanza di informazione puntuale genera ancora più confusione e inefficienza. L’AMA ha applicato il nuovo sistema ignorando di fatto il Patto elettorale di Alemanno di estendere la raccolta porta a porta autentica! Con i bidoncini di pertinenza condominiale si abbattono distanze e rigidità di orario e la qualità del differenziato aumenta esponenzialmente. Ma l’azienda di igiene urbana afferma che quest’ultimo sistema e' troppo costoso nonostante le esperienze di piena sostenibilità economica sperimentate in un gran numero di contesti italiani ed europei. Allo stesso tempo rifiuta di rendere pubblici i costi disaggregati delle sue sperimentazioni di porta a porta, dando adito a dubbi sulla sua intenzione di applicare veramente questo sistema.

Da Maggio 2010 Occhio del Riciclone é presente tutte le settimane nei quartieri dove viene applicato il nuovo sistema con l’obiettivo di informare, sensibilizzare, coinvolgere e sopratutto ascoltare i cittadini. La Campagna ha compreso, tra le altre attività, un sondaggio e una raccolta firme.

Il 97% dei cittadini coinvolti dal nuovo sistema hanno dichiarato di considerare la RD in se' molto importante, infatti il 70% di loro la faceva anche prima dell’introduzione della raccolta dell’organico, anche se il 60% riteneva la raccolta stradale fosse fortemente inadeguata. L’avvio di una nuova “era” è stata perciò accolta con vivo interesse ma anche con qualche scetticismo, che a distanza di mesi si è rivelato tragicamente profetico.

Perplessita' e disinformazione caratterizzano anche sull’uso dei sacchetti per l’organico: con la comparsa delle shopper in bioplastica nei supermercati il messaggio su quale tipo di sacchetto va usato per la sua raccolta è sempre piu' confuso, e il concetto di “biodegradabile” si confonde con quello di “compostabile”. Continuando a fornire i sacchetti in carta riciclata il problema non si sarebbe posto, ma l’obiettivo, a quanto sembra, è interrompere la fornitura gratuita alle utenze dirottandole su materiali di altro tipo.

In brevissimo tempo quasi 1.000 cittadini dei quartieri dove vigono i nuovi sistemi hanno firmato per chiedere l’abolizione dei cassonetti stradali a favore dei bidoncini condominiali, la rimodulazione dell’uso dei punti mobili e maggiori informazioni su tutti gli aspetti pratici legati alla differenziazione dell’organico e delle altre frazioni differenziabili.

Info:

3290696725

0697840466

2 commenti:

  1. Il porta a porta non serve a nulla. Chi voleva differenziare, già lo faceva con le apposite "campane". Chi non lo faceva prima, non lo fa neanche con il porta a porta

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  2. In realtà l'esperienza dei quartieri romani che stanno vivendo il vero porta a porta (per non citare le altre esperienze nazionali) ci dice proprio il contrario:

    portare i bidoncini per la differenziata in ambiti condominiali incentiva una maggior cura e attenzione da parte dei cittadini, oltre a coincidere (laddove viene organizzato coerentemente) con campagne di comunicazione che hanno lo scopo di informare e sensibilizzare la cittadinanza.

    I "ritrosi incalliti" esistono sempre, è vero, e gli studi sociologici ci dicono che, fortunatamente, sono una percentuale assolutamente minoritaria.

    RomaDifferente è del parere che tale minoranza non deve condizionare la maggioranza verso modelli che intaccano la qualità della vita e dell'ambiente.

    Cari saluti
    RomaDifferente

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