lunedì 7 febbraio 2011

RomaDifferente al parco della Caffarella

Domenica 6 Febbraio 2011. Parco della Caffarella, Appio Latino. In un questa parte del quartiere in cui, da una parte, esistono solo i classici cassonetti (verdi, blu e bianchi) e, dall’altra, si sperimentano i punti mobili per la raccolta dei rifiuti organici e indifferenziati, la soddisfazione delle persone non è molta.

L’insoddisfazione dei punti mobili, come abbiamo già appreso in altri quartieri, deriva soprattutto dai vincoli dettati dagli orari a cui l’utente deve sottostare per riuscire a buttare il suo sacchetto di rifiuti (organico e/o indifferenziato che sia); la pena per chi non riesce a rispettare l’orario stabilito è quella di riportarsi il sacchetto a casa o, peggio ancora, buttarlo nel primo cassonetto disponibile (!).

Un’altra problematica emersa frequentemente a proposito dei punti mobili è relativa al target degli anziani o delle persone che hanno problemi di deambulazione. Altri target invece hanno individuato negli orari di conferimento un vincolo difficile da soddisfare per cui, se il punto mobile non viene "intercettato" al luogo giusto nel momento giusto, il rifiuto torna a casa dopo una brava passeggiata o nel peggiore dei casi viene abbandonato a lato dei cassonetti destinati alle altre frazioni riciclabili (carta e multimateriale).

Anche per questi motivi l’interesse delle persone al banchetto informativo di “Roma Differente” è stata viva e partecipe.

La raccolta di rifiuti Porta a Porta eviterebbe problemi relativi ad orari e lontananze e consentirebbe una qualità migliore rispetto ai cassonetti, oggetto di conferimenti “impropri” di qualsiasi tipo.

A fine giornata molte sono state le persone che ci hanno rivolto la domanda: “Perché in città come Milano e Torino si riesce da tempo a fare le raccolte domiciliari e a Roma no?”

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