Alcuni si avvicinano al banchetto intenzionalmente, chiedendoci informazioni e mostrandosi interessati alle nostre attività: si percepiscono vivo interesse e voglia di dare il proprio contributo, non sempre riscontrati in altre zone della città.
Il quartiere è attualmente “spaccato” in due aree, una in cui è ancora presente la raccolta dei rifiuti stradale e un’altra in cui è stato attivato il passaggio alla raccolta differenziata con i punti mobili.
In entrambi i casi i cittadini lamentano uno scarso funzionamento del servizio di raccolta e una sfiducia verso chi gestisce il servizio. Il fatto che i cassonetti siano sempre pieni e non ci sia regolarità nel ritiro dei rifiuti, insinua alcune perplessità nei residenti sull'efficacia del nuovo modello di raccolta dei rifiuti e circa i suoi effettivi vantaggi.
Molti di coloro che si fermano a chiacchierare puntano il dito verso i propri concittadini, sottolineando l’inciviltà della pratica di abbandono dei rifiuti indifferenziati e organici presso i cassonetti blu e bianchi adibiti alla raccolta differenziata.
Del resto, osservano, i cambiamenti culturali devono essere accompagnati dall'amministrazione e avere il tempo di maturare. Per questo - ci dicono - sarebbe opportuno togliere tutti i cassonetti, così da obbligare tutti i cittadini, anche quelli maggiormente restii al cambiamento, a fare la propria parte. E poi prevedere controlli e sanzioni, ma solo dopo aver adeguatamento informato la cittadinanza.
E così la voglia dei cittadini di contribuire al cambiamento della propria qualità di vita e alla sensibilizzazione dei più "ritrosi", ci fa collezionare anche oggi un buon numero di firme e di opinioni sul sistema di raccolta differenziata del quartiere, che ci dà la carica giusta per continuare la nostra campagna “differente”.
in realtà la situazione è ben più complessa...il metodo attivato nel quartiere per la raccolta dell'organico e dell'indifferenziato prevede dei punti mobili di raccolta attivi in aree diverse e in orari diversi entro le 10.30 del mattino. Chiunque per i motivi più disparati e in ogni caso degni di considerazione non è in grado di gettare i rifiuti entro quell'ora si trova a non sapere come buttarli, non essendoci più i cassonetti verdi. E' un discorso ben più complesso del senso di civiltà del singolo che implica una drastica riduzione di un servizio (quello della raccolta rifiuti) per la cittadinanza e pagato dalla cittadinanza
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