mercoledì 2 febbraio 2011

Roma Differente a Villa Lazzaroni

È l’ultima domenica di Gennaio e ci troviamo a Villa Lazzaroni, nel quartiere Appio. Posizionato il nostro banchetto vicino alle giostre dei bambini, iniziamo ad avvicinare le poche persone che camminano nel parco sotto un pallido sole mattutino. La giornata inizia con lentezza e anche qualche diffidenza, ma con lo scaldarsi dell’aria anche le persone sembrano più disponibili a interagire con noi.

Alcuni si avvicinano al banchetto intenzionalmente, chiedendoci informazioni e mostrandosi interessati alle nostre attività: si percepiscono vivo interesse e voglia di dare il proprio contributo, non sempre riscontrati in altre zone della città.

Il quartiere è attualmente “spaccato” in due aree, una in cui è ancora presente la raccolta dei rifiuti stradale e un’altra in cui è stato attivato il passaggio alla raccolta differenziata con i punti mobili.

In entrambi i casi i cittadini lamentano uno scarso funzionamento del servizio di raccolta e una sfiducia verso chi gestisce il servizio. Il fatto che i cassonetti siano sempre pieni e non ci sia regolarità nel ritiro dei rifiuti, insinua alcune perplessità nei residenti sull'efficacia del nuovo modello di raccolta dei rifiuti e circa i suoi effettivi vantaggi.

Molti di coloro che si fermano a chiacchierare puntano il dito verso i propri concittadini, sottolineando l’inciviltà della pratica di abbandono dei rifiuti indifferenziati e organici presso i cassonetti blu e bianchi adibiti alla raccolta differenziata.

Del resto, osservano, i cambiamenti culturali devono essere accompagnati dall'amministrazione e avere il tempo di maturare. Per questo - ci dicono - sarebbe opportuno togliere tutti i cassonetti, così da obbligare tutti i cittadini, anche quelli maggiormente restii al cambiamento, a fare la propria parte. E poi prevedere controlli e sanzioni, ma solo dopo aver adeguatamento informato la cittadinanza.

E così la voglia dei cittadini di contribuire al cambiamento della propria qualità di vita e alla sensibilizzazione dei più "ritrosi", ci fa collezionare anche oggi un buon numero di firme e di opinioni sul sistema di raccolta differenziata del quartiere, che ci dà la carica giusta per continuare la nostra campagna “differente”.

1 commento:

  1. in realtà la situazione è ben più complessa...il metodo attivato nel quartiere per la raccolta dell'organico e dell'indifferenziato prevede dei punti mobili di raccolta attivi in aree diverse e in orari diversi entro le 10.30 del mattino. Chiunque per i motivi più disparati e in ogni caso degni di considerazione non è in grado di gettare i rifiuti entro quell'ora si trova a non sapere come buttarli, non essendoci più i cassonetti verdi. E' un discorso ben più complesso del senso di civiltà del singolo che implica una drastica riduzione di un servizio (quello della raccolta rifiuti) per la cittadinanza e pagato dalla cittadinanza

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